giovedì 10 maggio 2012

Bandh, sciopero



Le “voci” dicono che oggi e domani ci sarà sciopero... i mezzi di informazione non riportano queste notizie. Sciopero significa che nessun mezzo di trasporto può circolare, nessun negozio aprire... pena distruzioni e malmenamenti, o peggio.
“Oggi tutti devono fare trekking per forza” esordisce l’autista che mi porterà, molto presto la mattina per cercare di diminuire il rischio, all’aeroporto. Partiamo, sui vetri del taxi ha appiccicato ben in evidenza cartelli con scritto “TOURIST ONLY”; in genere questo serve da lasciapassare. Percorriamo la dozzina di chilometri che separano Bhaktapur dall’aeroporto di Kathmandu su strade stranamente prive di traffico; agli incroci più importanti agenti di polizia in assetto antisommossa. La loro presenza permetterà all’autista di tentare il viaggio di ritorno. Sembra che lo sciopero sia dovuto a tensioni fra i partiti (e le diverse fazioni all’interno dei partiti) ancora in disaccordo sulla stesura della nuova costituzione. Il termine dei lavori, non più procrastinabile, è il 27 maggio.
Dopo un volo di 25 minuti, ritardato per le cattive condizioni meteo, arrivo a Pokhara, la cittadina sul lago Fewa Tal famosa, nella stagione adatta, per gli splendidi panorami sulle vette himalayane. Anche qui lo sciopero è totale, sarà la polizia a darmi un passaggio per raggiungere l’albergo.
Per fortuna sembra esserci anche un lato positivo:  un inusuale silenzio per le strade, i bambini che ne approfittano per scorrazzare in bicicletta senza pericoli, i ragazzi che giocano a pallone, gli adulti che passeggiano in mezzo alla carreggiata.

Nel 1996 uno dei partiti comunisti del paese, quello “maoista”,  esasperato dalla corruzione e dall’incapacità del governo, diede inizio ad una “guerra del popolo”. Una guerra civile proseguita fino al 2006 quando il re fu costretto a ripristinare la democrazia parlamentare che, il mese successivo, votò per relegarlo a mera figura di rappresentanza.  Nel 2008 il partito maoista ha avuto la maggioranza e il nuovo parlamento ha abolito definitivamente la monarchia. Purtroppo sembra che le promesse di riforme e miglioramento delle condizioni di vita della maggioranza della popolazione siano disattese e che anche i rappresentanti di questo governo mettano in primo piano i propri interessi. Gli ex-combattenti e la base del partito maoista sono sempre più sfiduciati.

1 commento:

  1. Bella descrizione con anche un po' di storia nepalese recente, sempre interessante.

    Complimenti, continua così!

    Ciao,
    Arturo

    P.S.
    Vorrei vedere qualche foto in più...

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