Le “voci” dicono che oggi e domani ci sarà
sciopero... i mezzi di informazione non riportano queste notizie. Sciopero
significa che nessun mezzo di trasporto può circolare, nessun negozio aprire...
pena distruzioni e malmenamenti, o peggio.
“Oggi tutti devono fare trekking per forza”
esordisce l’autista che mi porterà, molto presto la mattina per cercare di
diminuire il rischio, all’aeroporto. Partiamo, sui vetri del taxi ha
appiccicato ben in evidenza cartelli con scritto “TOURIST ONLY”; in genere
questo serve da lasciapassare. Percorriamo la dozzina di chilometri che
separano Bhaktapur dall’aeroporto di Kathmandu su strade stranamente prive di
traffico; agli incroci più importanti agenti di polizia in assetto
antisommossa. La loro presenza permetterà all’autista di tentare il viaggio di ritorno.
Sembra che lo sciopero sia dovuto a tensioni fra i partiti (e le diverse
fazioni all’interno dei partiti) ancora in disaccordo sulla stesura della nuova
costituzione. Il termine dei lavori, non più procrastinabile, è il 27 maggio.
Dopo un volo di 25 minuti, ritardato per le cattive
condizioni meteo, arrivo a Pokhara, la cittadina sul lago Fewa Tal famosa,
nella stagione adatta, per gli splendidi panorami sulle vette himalayane. Anche
qui lo sciopero è totale, sarà la polizia a darmi un passaggio per raggiungere
l’albergo.
Per fortuna sembra esserci anche un lato positivo: un inusuale silenzio per le strade, i bambini
che ne approfittano per scorrazzare in bicicletta senza pericoli, i ragazzi che
giocano a pallone, gli adulti che passeggiano in mezzo alla carreggiata.
Nel 1996 uno
dei partiti comunisti del paese, quello “maoista”, esasperato dalla corruzione e dall’incapacità
del governo, diede inizio ad una “guerra del popolo”. Una guerra civile
proseguita fino al 2006 quando il re fu costretto a ripristinare la democrazia
parlamentare che, il mese successivo, votò per relegarlo a mera figura di
rappresentanza. Nel 2008 il partito
maoista ha avuto la maggioranza e il nuovo parlamento ha abolito
definitivamente la monarchia. Purtroppo sembra che le promesse di riforme e
miglioramento delle condizioni di vita della maggioranza della popolazione
siano disattese e che anche i rappresentanti di questo governo mettano in primo
piano i propri interessi. Gli ex-combattenti e la base del partito maoista sono
sempre più sfiduciati.
Bella descrizione con anche un po' di storia nepalese recente, sempre interessante.
RispondiEliminaComplimenti, continua così!
Ciao,
Arturo
P.S.
Vorrei vedere qualche foto in più...