mercoledì 28 aprile 2010

Capre

Sono ovunque. Di ogni colore, indipendenti scelgono i loro percorsi.
Sicuramente rappresentano gli incontri più frequenti in questa parte dell’isola che abbiamo scelto di visitare, quella ad ovest. Strade strette e tortuose, a volte sterrate.
Poche strutture turistiche.

Siamo fuori stagione, anche le spiagge più belle e famose come quelle di Balos ed Elafonisi sono solo per noi… per non parlare di quelle raggiungibili solo a piedi! Sono sola mentre cammino verso una di queste spiagge. Il sentiero è solo una traccia, mi fermo indecisa ad una biforcazione. Una capra apparsa dal nulla mi fissa con quegli occhi che sembrano di vetro. Belando mi invita a seguirla… sì, poi si rivela essere il sentiero giusto!

Stiamo passando per strade secondarie. Il sole è caldo, il paesaggio brullo. Le capre trovano piccoli ritagli di ombra in posti improbabili come una parete rocciosa con piccole rientranze. Se ne stanno immobili, alcune da sole su una stretta cengia, altre si stringono in una di poco più ampia. Come avranno fatto a scalare la parete?

Una mattina le vediamo correre verso un recinto. Sono come un fiume in piena, corrono per accaparrarsi le prime posizioni… è l’ora della mungitura. Osserviamo i pastori sui loro piccoli sgabelli far zampillare il latte bianco e caldo nel secchio. Il più anziano, a cui manca un braccio, regola il flusso delle capre impazienti di farsi mungere. Nella mano tiene il bastone ricurvo, il vincastro. Che sensazione di viaggio nel tempo!

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