giovedì 22 ottobre 2009

Nel monsone

Per la prima volta mi trovo in Indocina nel periodo del monsone umido, quello che spira da sud-ovest e porta umidità e pioggia da maggio ad ottobre. Ormai dovrebbe essere nella sua fase finale, quest’anno è stato particolarmente intenso. Un paio di settimane fa il tifone proveniente dalle Filippine ha portato morte e distruzione in Vietnam e Cambogia.

Arrivo a Bangkok alle sei di mattina, ha appena piovuto, non è troppo caldo. Rimango solo un giorno, giusto il tempo di organizzare il viaggio via terra verso la Cambogia… è alla frontiera, trasportando i miei bagagli a piedi per circa mezzo chilometro da quella thailandese a quella cambogiana, che entro veramente nel clima monsonico: l’impressione è quella di essere in un bagno turco. La frontiera a Poipet è desolante, povere capanne dominate da un enorme edificio… un Casinò. Il viaggio prosegue in autobus verso Siem Reap, la cittadina che fa da base per la visita di Angkor, uno dei maggiori siti archeologici al mondo.

A causa delle piogge abbondanti attraverso un mondo verde e acquatico. Il verde intenso delle risaie che sembra pennellato di fresco e quello più scuro delle palme che le punteggiano contrastano sullo sfondo del cielo scuro, temporalesco. La strada passa fra distese allagate dove uomini immersi fino al petto lanciano le loro reti, le case sono su palafitte, negli stagni si allevano anatre, i bambini giocano tuffandosi in acqua. In lontananza persone in bicicletta sembrano pedalare galleggiando su queste distese. Di tanto in tanto un bambino a cavalcioni di un bufalo… un’immagine, per me, altamente suggestiva. E’ forte il contrasto fra quest’animale poderoso, oscuro, che si lascia condurre da uno scricciolo di bambino… mi vengono in mente dei dipinti cinesi lievi, a china, visti in qualche museo.

Siem Reap è una cittadina cresciuta di pari passo con la notorietà di Angkor. La sua periferia ci accoglie con hotels enormi e vuoti… chissà se in alta stagione saranno mai del tutto occupati. Che siano un modo per riciclare del danaro non troppo lecito?

Il centro conserva degli edifici coloniali francesi ben ristrutturati. Case a due piani dalle tinte pastello, grandi arcate al piano terra, più piccole a quello superiore. I tetti spioventi dalle piccole tegole grigie e piatte rafforzano l’idea di Francia. Ma una Francia tropicale, con i ventilatori appesi al soffitto e piante tropicali nei grandi vasi sparsi fuori e dentro i locali. Dell’epoca francese è rimasta anche la possibilità di gustarne la cucina, annusare il profumo di baguettes e croissants nell’aria. La lingua coloniale è invece ormai dimenticata, quella del turismo ora è l’inglese.

ll monsone porta subito ad adattarsi al mondo dei tropici… adottarne i tempi e le abitudini rilassate. Ci sediamo ad osservare lo scorrere del fiume e quello del traffico di motorini, biciclette, tuk-tuk in uno di questi locali dall’atmosfera franco-tropicale.

Una birra fresca, un succo di frutta ghiacciato e un ventilatore sopra di noi rendono gradevoli la permanenza nel monsone.


Monsone, dall’arabo “mawsim”, “stagione”. La definizione include i maggiori sistemi di venti che cambiano direzione stagionalmente. Molti monsoni estivi spirano da ovest e sono ascendenti, producendo grosse quantità di pioggia a causa della condensazione del vapore acqueo. La loro intensità e durata variano di anno in anno. I monsoni invernali, invece, spirano principalmente da est e portano un’aria secca.

4 commenti:

  1. alessandro bonaccorso22 ottobre 2009 alle ore 10:33

    "Nel desiderio ossessivo di arrivare, dimentichiamo la cosa più importante, ossia il viaggio".
    (da Il cammino di Santiago di P. Coelho)

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  2. Ciao Ale... grazie per la citazione :)
    E tu... sei riuscito a partire per il tuo viaggio... quale cammino stai percorrendo?

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  3. Daniela hai la capacità di far vivere anche a chi ti legge le stesse sensazioni che tu provi in prima persona.E' uno scorrere di immagini...Ti auguro buona continuazione e spero di vedere presto delle foto.

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  4. Grazie! :) Sì, vorrei caricare anche delle foto sul blog ma dove mi trovo ora la linea non consente di farlo... proverò nei prossimi giorni.. a presto dunque!

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